Benedetta Bolognese·

Cosa fare se il tuo cane non si regge più sulle zampe posteriori

Se il tuo cane non si regge più sulle zampe posteriori, le origini possono essere neurologiche, ortopediche o articolari e richiedono una diagnosi veterinaria accurata attraverso esami fisici e strumentali.

Vedere il proprio cane che fatica a camminare, correre o che non riesce più a sostenersi sulle zampe posteriori può essere un’esperienza dolorosa e spaventosa per ogni proprietario. 

Questo sintomo può avere diverse cause, da semplici infiammazioni a patologie gravi, e richiede sempre attenzione e un consulto veterinario. 

In questa guida analizziamo le possibili cause, i segnali da monitorare e le soluzioni più efficaci per aiutare il tuo amico a quattro zampe a ritrovare il benessere.

Perché il cane non si regge sulle zampe posteriori: le cause più comuni

Le difficoltà motorie agli arti posteriori nel cane possono essere dovute a diversi fattori. Tra le cause più frequenti troviamo:

  • Problemi ortopedici come displasia dell’anca, artrosi o fratture.
  • Malattie neurologiche come la mielopatia degenerativa o ernie del disco.
  • Patologie articolari e infiammatorie dovute all’età o a traumi.
  • Dolori muscolari o lesioni ai legamenti, ad esempio la rottura del legamento crociato.
  • Problemi sistemici come anemia grave o debolezza generalizzata da malattie croniche.

Quando preoccuparsi: i segnali da non sottovalutare

Non tutti i casi di difficoltà motoria richiedono un intervento d’urgenza, ma ci sono sintomi e segnali che rappresentano vere e proprie emergenze e devono far correre subito dal veterinario:

  • Improvvisa incapacità di camminare o alzarsi.
  • Dolore intenso o guaiti quando il cane tenta di muoversi.
  • Trascinamento di una o entrambe le zampe posteriori.
  • Perdita di controllo di vescica e intestino.
  • Tremori, rigidità o perdita di equilibrio.

Se il cane manifesta uno di questi segnali, è bene recarsi in clinica il prima possibile per escludere condizioni gravi.

Problemi neurologici, ortopedici o articolari: come capire l’origine?

La difficoltà a sostenersi può avere origini diverse:

  • Neurologica: danni al midollo spinale, nervi compressi o malattie degenerative.
  • Ortopedica: lesioni a ossa, legamenti o articolazioni.
  • Articolare: infiammazioni croniche, usura della cartilagine, artrosi.

Solo una visita approfondita del veterinario può stabilire la causa precisa, ma osservare se il cane trascina le zampe, zoppica o perde sensibilità può dare un’indicazione preliminare utile.

Cosa fare se il cane non riesce a camminare bene con le zampe posteriori

In presenza di difficoltà motorie, è importante adottare subito alcune precauzioni:

  • Mantieni il cane calmo e fermo, evitando movimenti bruschi.
  • Non forzarlo a camminare se prova dolore o fatica.
  • Usa un supporto o una pettorina con maniglia per aiutarlo a sollevarsi.
  • Portalo dal veterinario il prima possibile per la diagnosi.

Un intervento tempestivo può fare la differenza per il recupero del tuo cane.

Come avviene la diagnosi: test, esami e visita veterinaria

Il veterinario può eseguire una serie di accertamenti importanti per individuare la causa del problema:

  • Esame fisico e neurologico per valutare riflessi, forza e dolore.
  • Radiografie per individuare fratture o displasia.
  • Risonanza magnetica o TAC per problemi alla colonna vertebrale.
  • Esami del sangue per rilevare patologie sistemiche.

La diagnosi precoce aumenta le possibilità di recupero, pertanto consigliamo di recarsi tempestivamente dal proprio veterinario di fiducia al fine di iniziare subito la terapia più adeguata o il trattamento necessario alla guarigione.

I trattamenti possibili: farmaci, fisioterapia, integratori o chirurgia

Le soluzioni per migliorare la salute delle zampe posteriori del cane dipendono dalla causa del sintomo:

  • Farmaci antinfiammatori o antidolorifici per ridurre dolore e infiammazione.
  • Fisioterapia e idroterapia per migliorare forza e mobilità.
  • Integratori articolari a base di condroprotettori.
  • Chirurgia in caso di fratture, ernie o lesioni gravi ai legamenti.

Sarà comunque sempre il veterinario a definire il percorso più adatto in base alla diagnosi e alle condizioni generali del cane.

Il ruolo dell’alimentazione e dei condroprotettori nel supporto articolare

Una dieta equilibrata e ricca di nutrienti aiuta a mantenere il peso forma, riducendo lo stress sulle articolazioni.

I condroprotettori (come glucosamina e condroitina) supportano la salute della cartilagine e rallentano l’usura articolare. Possono essere somministrati sotto forma di compresse, polveri o snack, sempre sotto consiglio veterinario.

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