Raffaele Angela·

Convulsioni, paura e ripresa: come affrontare l’epilessia insieme al tuo cane

Capire le crisi epilettiche del tuo cane può far meno paura: ecco cosa osservare, come aiutarlo e quali accortezze migliorano davvero il suo benessere.

cane dal veterinario per sospetto di epilessia

L’epilessia è una delle condizioni neurologiche più comuni nei cani e può spaventare molto quando ci si trova davanti a una crisi per la prima volta. 

La buona notizia è che molti cani riescono a convivere bene con questa patologia, soprattutto quando vengono seguiti dal veterinario e supportati con una gestione quotidiana attenta.

In questa guida trovi tutto ciò che serve per capire come riconoscere le crisi, cosa fare e come migliorare la qualità di vita del tuo cane, mantenendo sempre al centro l’importanza della valutazione veterinaria.

Che cos’è l’epilessia e quando il cane si definisce epilettico?

L’epilessia è una condizione in cui il cervello genera impulsi elettrici anomali che portano a crisi convulsive ricorrenti. Una singola crisi non significa necessariamente che il cane sia epilettico: a volte si tratta di episodi isolati causati da fattori esterni, come intossicazioni o cali di zucchero.

Si parla di epilessia quando le crisi tendono a ripetersi e non sono legate a un evento momentaneo. Il veterinario è l’unico in grado di stabilire la diagnosi attraverso esami mirati e l’osservazione della storia clinica.

Le principali tipologie di epilessia

Epilessia idiopatica

È la forma più comune, spesso con una componente genetica. Colpisce soprattutto cani giovani-adulti e non presenta una causa individuabile tramite esami. Le crisi possono essere più o meno frequenti e la terapia aiuta a mantenerle sotto controllo.

Epilessia strutturale

In questo caso esiste una causa precisa: traumi cranici, tumori, infezioni, malattie del fegato o dei reni, problemi vascolari o metabolici. La diagnosi richiede esami approfonditi come risonanza o TAC.

Crisi reattive

Assomigliano molto alle crisi epilettiche, ma non rientrano nell’epilessia vera e propria. Sono provocate da fattori temporanei, come intossicazioni, sbalzi glicemici o squilibri elettrolitici. Una volta risolto il problema alla base, le crisi scompaiono.

Le cause più comuni

Alcune delle cause più comuni che originano l’epilessia nei cani sono:

  • predisposizione genetica;
  • traumi cranici;
  • infezioni che coinvolgono il sistema nervoso;
  • malattie epatiche o renali;
  • disturbi metabolici;
  • esposizione a tossine o sostanze pericolose;
  • alterazioni elettrolitiche;
  • consumo accidentale di alimenti dannosi (come lo xilitolo).

Alcuni sintomi premonitori possono confondersi con altre condizioni. Per esempio, l’ipersalivazione può comparire prima di una crisi o essere un segnale di altre problematiche.

cane dal veterinario per sospetto di epilessia

I sintomi dell’epilessia nel cane

Le crisi epilettiche spesso seguono tre fasi distinte.

Prima della crisi (fase pre-ictale)

Il cane può mostrarsi irrequieto, agitato, spaventato. Alcuni tremano, cercano il contatto o camminano senza sosta. In alcuni casi compaiono segnali come salivazione eccessiva, nausea o cambiamenti improvvisi nel comportamento.

Durante la crisi (fase ictale)

Nel corso della crisi vera e propria, possono verificarsi questi comportamenti:

  • caduta laterale;
  • irrigidimento del corpo;
  • movimenti convulsivi;
  • perdita temporanea di coscienza;
  • salivazione intensa;
  • perdita di urina o feci.

La durata di solito varia da pochi secondi a un paio di minuti.

Dopo la crisi (fase post-ictale)

Il cane può sembrare disorientato, ansioso o particolarmente affamato. Alcuni tremano, altri cercano di dormire, altri ancora si agitano.

Cosa fare durante una crisi epilettica del cane?

Rimanere calmi è fondamentale. Ecco cosa puoi fare per proteggerlo durante le convulsioni:

  • sposta oggetti con cui potrebbe ferirsi;
  • non aprirgli la bocca e non tentare di bloccare la lingua;
  • spegni luci forti e riduci i rumori;
  • cronometra la durata della crisi;
  • osserva cosa succede per poterlo riferire al veterinario.

È necessario contattare il veterinario se:

  • la crisi dura più di 3/4 minuti;
  • le crisi si ripetono a breve distanza;
  • è il primo episodio;
  • il cane ha difficoltà a riprendersi;

La diagnosi e quando rivolgersi al veterinario

Il veterinario analizza la storia clinica e può richiedere esami del sangue, test neurologici, TAC o risonanza magnetica per individuare o escludere cause strutturali.

Una diagnosi corretta è fondamentale per scegliere la terapia più adatta e monitorare l’andamento nel tempo. Ogni modifica nella frequenza o nel tipo delle crisi andrebbe sempre segnalata.

Trattamenti più comuni

I farmaci antiepilettici rappresentano la base della terapia. Vengono scelti in base alla tipologia di crisi e alla risposta del cane. In molti casi permettono di ridurre significativamente frequenza e intensità degli episodi.

È importante:

  • non sospendere mai il farmaco senza il parere del veterinario;
  • effettuare controlli periodici per valutare eventuali effetti collaterali;
  • seguire gli orari e i dosaggi prescritti con costanza.

Nel lungo periodo, lo scopo non è sempre eliminare del tutto le crisi, ma ottenere una buona qualità di vita con episodi più rari e più leggeri.

Alimentazione e gestione quotidiana per un cane epilettico

Un’alimentazione regolare e ben digeribile aiuta il cane a mantenere uno stato di salute generale più stabile, riducendo stress e sbalzi metabolici che possono peggiorare il quadro clinico.

Alcuni suggerimenti utili che possono migliorare la qualità della vita del tuo cane:

  • mantieni orari dei pasti costanti;
  • scegli cibi bilanciati e di qualità come il cibo fresco di Dog Heroes;
  • evita ingredienti pesanti o snack troppo ricchi;
  • controlla il peso;
  • assicurati che il cane sia sempre ben idratato.

Una dieta fresca e bilanciata, soprattutto se preparata con ingredienti semplici e naturali, può sostenere il suo benessere quotidiano. In caso di epilessia, il veterinario può consigliare accorgimenti nutrizionali specifici in base alla terapia.

Come migliorare la qualità di vita di un cane epilettico

Ecco alcuni consigli per aiutare il tuo amico a quattro zampe a convivere serenamente con l’epilessia:

  • crea una routine prevedibile;
  • riduci le situazioni stressanti;
  • non esagerare con l’attività fisica intensa;
  • mantieni un ambiente domestico sicuro;
  • tieni un diario delle crisi convulsive (durata, sintomi, frequenza);
  • segui i check-up programmati.

Con le giuste attenzioni, molti cani vivono una vita piena e serena.

I dubbi comuni dei proprietari

Quanto vive un cane epilettico?

Nella maggior parte dei casi, la prognosi è buona, soprattutto se la risposta alla terapia è soddisfacente e la gestione quotidiana è costante.

L’epilessia è ereditaria?

Alcune forme idiopatiche possono avere una base genetica, ma solo il veterinario può valutare caso per caso.

Le crisi fanno male?

L’episodio può essere impressionante da vedere, ma durante la crisi il cane di solito non prova dolore. Il rischio maggiore è quello di urtarsi contro oggetti.

L’epilessia può peggiorare?

Dipende dalla causa e dalla risposta alla terapia. Rilevare precocemente eventuali cambiamenti aiuta ad adattare la gestione.

Un pensiero finale per te e il tuo cane

L’epilessia può essere una sfida, ma non significa rinunciare a una vita serena insieme al tuo cane. Con una buona diagnosi, una terapia adeguata e una routine stabile, molti cani riescono a vivere bene e a lungo.Se vuoi supportarlo anche dal punto di vista alimentare, puoi esplorare le ricette fresche Dog Heroes: un’opzione nutriente e bilanciata da integrare nella sua routine quotidiana, sempre seguendo le indicazioni del veterinario.

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